Nelle
puntate precedenti:
Dopo aver conseguito il Dottorato di Ricerca, Peter Parker si è risvegliato
senza trovare traccia di sua moglie Mary Jane e sua figlia May. Persino il suo
fido alleato Devil è convinto che siano morte entrambe anni fa e tutto intorno
a lui sembra dimostrarlo.
Mysterio è comparso in scena, millantando di aver coperto per anni la loro
scomparsa... e di essere in realtà una sua vecchissima conoscenza.
Marvel IT presenta
#100 – Mysterio's Master Plan
di
Mickey
e Fabio Furlanetto
Forest Hills
Casa Parker
Mysterio non poteva essere sicuro della reazione che
l'Uomo Ragno avrebbe avuto nel momento in cui gli avrebbe rivelato di essere in
realtà il defunto Eugene “Flash” Thompson.
E' probabile che non si aspettasse una grassa risata, e un applauso scandito.
-Questa è davvero bella, Mysterio. Sono davvero colpito, hai studiato i miei
punti deboli e hai provato a rivoltarmeli contro. L'hai fatta fuori dal vaso,
però. Hanno già provato a farmi credere che Flash fosse ancora vivo...[i]
e anche se non fosse morto davanti ai miei occhi, Flash Thompson non avrebbe
mai potuto diventare Mysterio.
-Perché, non mi ritieni all'altezza? Mi hai sempre sottovalutato e trattato con
condiscendenza...
Peter chiude gli occhi, espira sonoramente e decide di lasciar cadere la
provocazione, ribattendo di traverso:
-Perché Flash Thompson non sarebbe mai diventato un super-criminale.
-Avevo messo in conto la tua incredulità. E la capisco, è qualcosa che ha
sorpreso anche me.
-Piantala con questa farsa, Beck, Berkhart, Armada, chiunque tu sia. Non ho
tempo da perdere, devo andare a salvare la mia famiglia, dovunque tu l'abbia
nascosta.
-Ti ricordi quando il precedente Mysterio ci rapì e intrappolò tutti in un
mondo virtuale, dove presi il sopravvento e creai un mondo perfetto dove Flash
Thompson era un acclamato eroe?[ii]
Nella messinscena in cui ho inscenato la mia morte, non ti ho mentito del
tutto. Quando hai buttato all'aria, come al solito, i piani di Mysterio, ho
cercato di mostrarmi forte, ma in realtà... ho avuto un tracollo psicologico,
il ritorno alla realtà è stato traumatico. Non mi sono rifugiato nella droga,
però...
-Ti ho detto di piantarla, non credo a una sola parola!
Testa-di-tela ha perso la testa, ormai, insieme alla pazienza, e decide di non
perdere altro tempo ad ascoltare panzane. Apre la porta alle sue spalle, deciso
a chiedere l'aiuto di qualche collega eroe.
Gli bastano un paio di secondi per capire di essere in trappola, perché si
ritrova a rientrare in casa dalla porta sul retro che porta in cucina.
-Maledetto...
-Non puoi trovare la via d'uscita qui. Mi ascolterai fino alla fine, volente o
nolente - dice serafico il fantomatico Flash Thompson, placidamente seduto al
tavolo.
"E' possibile che sia tutto un mondo virtuale. Che io sia in animazione
sospesa e sia proiettato in questo scenario. E che Mary Jane e May siano là
fuori, sane e salve" immagina e si augura Peter. Ad ogni modo, la
situazione rimane frustrante.
-Sei appena entrato nella ristretta cerchia di coloro che scatenano i miei
istinti omicidi, sappilo - confessa, prendendo posto di fronte a lui per
assecondarlo.
-Mi spezzi il cuore, così. Dicevo...alla fin fine, ero ancora fragile, alla
mercé di Mysterio. Gli ho chiesto di insegnarmi a ricreare un mondo del
genere... e ha acconsentito. Sono diventato il suo allievo, il suo pupillo, il
suo erede. Pensavo di usare tutta quella tecnologia per fare del bene... e
quando Mary Jane è stata uccisa, ho pensato che fosse troppo per te. Ho messo
in piedi il Grande Piano, per farti credere che lei e tua figlia fossero ancora
vive. Ne ho approfittato anche per mettere in mezzo Ben Reilly. E ho inscenato
la mia morte, ovviamente.
-Sono stato vittima di grandiose manipolazioni, in passato, ma nemmeno gli
Osborn sarebbero riusciti a tenere in piedi una roba del genere.
-Perché non ne avevano interesse. Del resto hai creduto che i tuoi genitori
fossero ancora vivi e la cosa è andata avanti per mesi[iii],
perché non avrebbe dovuto funzionare stavolta?
Su due piedi, Peter Parker non sa che cosa replicare. Il dubbio si è insinuato
in lui, e fa male.
Preferisce rimpallare con un'altra domanda scomoda:
-E tu come fai a sapere queste cose? Da quanto dovrei credere che tu avessi
scoperto la mia vera identità?
-Solo perché ero uno scavezzacollo all'epoca del
liceo, non vuol dire che non sia capace di studiare e documentarmi. Ho scoperto il tuo segreto grazie a quel
piano del vecchio Mysterio e ha contribuito allo shock. Dopodiché, prima ancora
che Goblin attentasse alla vita di tua moglie, ti ho spiato per settimane. Ho
ascoltato le tue conversazioni, ho letto i tuoi appunti. Il tuo Senso di Ragno
non funziona, con me. Posso starti accanto come un fantasma, senza che tu te ne
accorga. E l'ho fatto per mesi.
-Un po’ troppo conveniente, per te. Mysterio era solo
un illusionista, non ne sapeva niente di magia; come avresti fatto a sapere
anche solo dell'esistenza del Latore di Morte, per inscenare la tua morte?
-Puoi ringraziare il Dottor Destino per questo. Mi
sono imbattuto in lui durante le mie indagini; a quanto sembra, anche lui stava
svolgendo delle indagini su di te. E non solo si ricordava ancora di me [iv]
mi ha anche fornito delle informazioni preziose per rendere credibile l’aspetto
mistico dell’illusione ed ha potenziato la mia tecnologia. Mi sono solo preso
una pausa per fare un po' di pratica a San Francisco e vedere come se la cavava
la mia maggiore creazione... il redivivo Ragno Rosso.
-Ben Reilly è ancora vivo. Ha una sua vita, lontano da
me.
-Come l'aveva il Ragno Rosso malvagio creato dalla Dottoressa Octopus anni fa.[v]
Un buon simulacro, come tutti gli altri. Ne sono particolarmente fiero, visto
che si comporta anche come un eroe.
-Sì, eh? E mi stai dicendo che sei entrato a far parte dei Sinistri Sei,
lavorando con un folle sanguinario come Hobgoblin e tutti gli altri?[vi]
Bell'eroe, che saresti.
-Mi sono lasciato prendere la mano. Come quando ho ucciso l'altro Mysterio...
quell'Armada che nominavi prima.[vii]
Ormai sto scendendo a patti con il mio lato oscuro...
Per uno scherzo della mente, l'ipotesi che Flash Thompson sia diventato un vero
criminale, un assassino, lo rende scettico e lo ferisce più di tutto il resto,
allo stesso tempo.
-Come quando hai ricattato quelle persone facendo credere che i loro cari
fossero ancora vivi? Me l'ha raccontato Occhio di Falco, ho letto i giornali.[viii]
Sono disgustato. Quella setta che avevi messo in piedi è stata smantellata,
eppure hai il coraggio di fare lo stesso con la mia famiglia.
-No! Stavo solo... recuperando fondi, in quel caso. Erano giochi da ragazzi
rispetto all'illusione annosa che ho messo in piedi per te.
-Quindi Mary Jane e May sarebbero solo simulacri? Attrici? Androidi? Parti
della mia mente? Cosa?
-Puoi chiamarli simulacri, ma è molto più di questo. L’esposizione alla
tecnologia di Mysterio ed il lavoro con Destino mi hanno reso immensamente più
intelligente del mio predecessore... ho rubato la tecnologia degli Osborn,
quella dei simulacri dei tuoi genitori; ho rubato la tecnologia degli Octopus,
quella del falso Ragno Rosso...ed ho creato qualcosa di mai visto prima. Per
dirla tutta, nonostante questo capolavoro, il tuo inconscio ha provato a
reagire. Poco dopo essere risorta, la tua Mary Jane ha litigato con te e si è
portata la bambina in Florida, no? Poi tu sei andato impunemente in missione in
Europa, lasciandole sole a casa. Poi, ancora "casualmente" - mima le
virgolette con le dita - Mary Jane ha avuto un contratto per un tour a teatro,
ed è ripartita. Erano tutti tentativi di farti capire la realtà, da un lato, e
di alleviare lo sforzo dell'illusione, dall'altro. Per darti respiro, per farti
stare davvero solo e in pace con te stesso.
Solo a quel punto, Peter Parker si lascia cadere sul pavimento, si rannicchia e
si zittisce. La testa gli pulsa come se avesse la pressione a mille. Il respiro
sta diventando affannoso. Se Mysterio sta giocando con la sua mente, si è
preparato molto bene a qualsiasi obiezione potesse porgli. Che cosa non
funziona nel suo racconto?
Potrebbe essere un altro Mysterio a voler incasinare la sua testa?
Potrebbe essere davvero Flash Thompson, risorto e impazzito, a voler fargli
credere di aver perso la sua famiglia?
Potrebbe essere Harry Osborn redivivo? A quel punto nulla potrebbe
meravigliarlo più.
Persino, forse, che Flash Thompson sia davvero il nuovo Mysterio e che gli
abbia raccontato davvero la nuda e cruda verità, per una volta.
Decide, con l'ultimo barlume di raziocinio che gli rimane, che ha solo un modo
per andare in fondo a quella faccenda.
Dargli corda fino all'ultimo.
-Va bene, Flash. Sono... impressionato. Capirai che sono un po' sottosopra, al
momento.
-Certo. Prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno.
-Per fare cosa? Per spiegare a tutti dell'ennesimo raggiro plateale a cui sono
andato incontro? Stavolta non me la caverò. Dovrò rivelare a tutti il mio
segreto e dire la verità. Tanto non c'è più nessuno dei miei cari con cui gli
altri miei nemici possano minacciarmi.
-No, alt! Nessuno ricorderà niente, a parte te. L'illusione imploderà in se
stessa. Hai due possibilità: accettare la realtà e prendere a vivere la tua
nuova vita solitaria; o chiedermi di farti estraniare dal mondo reale e farti riprendere
a vivere l'illusione della famigliola felice, fino alla fine dei tuoi giorni.
Ma la seconda soluzione avrà un prezzo.
- Quale prezzo?
Il fumo verde si gonfia fino a inondare tutta la stanza e, con la stessa
velocità, si dissipa, lasciando Peter solo in cucina.
Una cosa è certa: questo Mysterio elude perfettamente il suo Senso di Ragno,
non potrà mai abbassare la guardia. In qualche modo deve aver davvero fatto
opera di stalking, per raccogliere
tutte quelle informazioni sul suo conto. Oppure è un mutante psichico alla
Judas Traveller.
Non può escludere che sia ancora, lì, invisibile accanto a lui.
Non può che far finta di niente, cercare di non pensarci e concentrarsi a
risolvere la situazione. Per farlo, avrà bisogno di una mano stavolta.
Non ha avuto il tempo di farsi una doccia, non può
importagliene di meno in questo frangente di puzzare. Indossa il costume e,
come un guidatore sprovveduto, inizia a volteggiare per la città con lo
smartphone all'orecchio.
A conferma delle illazioni di Mysterio, non trova nessun modo di comunicare con
i suoi cloni. Che anche Kaine sia “morto” in questa simulazione?
Ravencroft Asylum
Parlare con Edward Whelan lascia sempre una sottile inquietudine in Peter
Parker, per le reminiscenze dell'ultima battaglia con Kraven il Cacciatore, e
non gli ci vorrebbero in un frangente così delicato. Si concentra sull'idea che
perlomeno l'ex Vermin sembri stare ancora in gran
forma, del tutto dedito a servire la struttura che l'ha guarito.
-Mi dispiace, Uomo Ragno, ma la dottoressa Kafka è
stata chiamata d'urgenza a Salt Lake City e non so quanto tempo starà fuori.
-Ho provato a chiamarla sul telefono personale, ma niente - insiste il
tessiragnatele penzolante dal soffitto.
-Non la biasimo, è in gioco la sua carriera. Non vorrei sbottonarmi di più per
discrezione.
-Va bene, va bene, grazie, Edward.[ix]
E' il caso di rivolgersi agli amici supereroi.
Di ri-approcciare Devil non se ne parla, sarebbe una
perdita di tempo nello stato in cui versa.
Sarebbe tentato di contattare Catalyst, la sua mancata sidekick,
ma non sa che aiuto concreto potrebbe dargli, è completamente a digiuno di
questi complotti e non conosce la sua identità segreta. Se un veterano come
Matt Murdock è reso inutile dalle macchinazioni del Signore delle Illusioni,
Maureen Goodwin non ha speranze.
Deve puntare più in alto.
Four
Freedoms Plaza
Al piano terra del grattacielo, la segretaria robotica ha appena scansionato
senza permesso l'ospite e ha verificato la sua identità.
<Signor Uomo Ragno, sono spiacente di confermarle il contenuto del messaggio
preregistrato della segreteria telefonica del signor Storm: i Fantastici
Quattro sono in missione in un'altra galassia e non sono autorizzata né a
rivelare ulteriori informazioni né a contattarli, se non in caso di catastrofe
planetaria> scandisce Roberta.
Palazzo dei Vendicatori
Il fido Jarvis è molto perplesso:
-Non ha sentito il telegiornale, signor Uomo Ragno? Anzi, non ha ricevuto
chiamate dalla communicard? Alcuni riservisti sono stati richiamati.
-Aspetta, non me lo dire... la guerra contro Magneto e la nuova Confraternita
dei Mutanti Malvagi - fa mente locale l'arrampicamuri.[x]
Del resto ha provato a chiamare Ciclope ma nemmeno dagli X-Men ha avuto nessuna
risposta, e sarà inutile fare il viaggio fino a Westchester a questo punto.
-Esatto.
-Si vede che hanno pensato che fossi utile come una forchetta da brodo. Quindi
non c'è nessuno nessuno nella base?
-Sono desolato. Posso aiutarla in qualche altro modo?
-Al momento no, ma tenga il telefono libero all'occorrenza - si dilegua il
tessiragnatele.
Sanctum Sanctorum del Mago Supremo
Il fido Wong è mortificato di non poter dare seguito alla richiesta di aiuto
dell'alleato del suo maestro:
-Il Dottor Strange è impegnato in una missione in un'altra dimensione e non ho
modo di---
-Oohh, ho capito l'antifona!!!
Infuriato, l'Uomo Ragno dimentica le buone maniere e volteggia via senza
salutare.
E' evidente che Mysterio ha fatto le cose per bene: nessun alleato degno di
questo nome che possa aiutarlo a mandare in fumo la sua sceneggiata.
Questo gli fa
deporre a favore dell'ipotesi di trovarsi in una realtà virtuale, in cui il suo
avversario può anticipare ogni sua mossa e neutralizzarla. Come potrebbe,
altrimenti, muovere ogni pedina, mettendo in scacco gli eroi più potenti della
città? A meno che non abbia parlato con finti assistenti dei suoi colleghi eroi.
“Okay, Peter,
non perdere la calma” pensa l’eroe, cercando disperatamente di non farsi
prendere dal panico “Mysterio lavora su dubbi ed incertezze, ma tu sei uno
scienziato. Tratta la sua illusione come se fosse una teoria scientifica: se
non puoi dimostrare che è corretta, inizia almeno con il dimostrare che è
falsificabile. Se la storia che ti ha raccontato fosse vera, dove sarebbe iniziato
tutto quanto?”
Un’ora
dopo, in un sotterraneo
Qualsiasi altro
giorno, l’Uomo Ragno avrebbe fatto una battuta sulla quantità incredibile di
magazzini abbandonati a New York City. Oggi non ha tempo di scherzare: l’unico
suono che si può sentire è quello della paratia di metallo rinforzato che si
piega sotto lo sforzo generato da muscoli sovrumani.
I macchinari di
Mysterio sono spariti da tempo, sotto sequestro da parte delle autorità; forse
trasferiti sotto la supervisione dell’F.B.S.A, che
non esisteva ancora quando Mysterio aveva rapito Peter ed i suoi cari. Non è
molto sorpreso che non si siano accorti del passaggio segreto che conduceva
alla struttura che si nascondeva nel sottosuolo... il Mysterio originale può
essere stato un perdente, ma era pur sempre un maestro delle illusioni. E
considerato che nel suo arsenale c’è anche un gas che neutralizza il Senso di
Ragno, nemmeno lui l’avrebbe scoperto.
Si aspettava un
laboratorio da super-criminale, ma sembra più il rifugio di un senzatetto:
ormai abbandonato da anni, carico solo di polvere e ragnatele.
“Dev’esserci qualcosa di utile qui” pensa l’Uomo Ragno, rovistando
tra i gli oggetti che riesce a trovare. E’ sempre più difficile mantenere la
concentrazione: il pensiero di cosa può essere veramente successo a Mary Jane e
a May lo attanaglia. Le ha fatte prigioniere? Abbandonate in una qualche
illusione da incubo? O forse è vero che sono morte, e che hanno fatto la stessa
fine di tutte le altre persone amate che hanno fatto una fine tragica per colpa
sua?
Il rifugio non
gli darà le risposte che cerca: trova solo resti ammuffiti di generi di
sopravvivenza e pezzi di ricambio per il costume di Mysterio. Questo non è
nient’altro che il rifugio di un paranoico.
-Maledizione!!!
– sbraita l’Uomo Ragno, dando un pugno al muro per la totale frustrazione. Il
suo pugno buca il muro, svelando che non è un semplice muro... c’è uno spazio
vuoto dietro.
Una rudimentale
cassetta di sicurezza. Un rifugio nascosto all’interno di un rifugio che è
nascosto sotto un altro rifugio... da quando Mysterio è così previdente?
Il cuore di
Peter batte all’impazzata quando vede cosa nasconde: una chiavetta USB. Agli
occhi di qualcuno come Peter Parker, non ci sono dubbi che sia un modello
vecchio di anni.
Empire
State University, aula informatica
Peter non ha
osato usare il computer di casa propria; è quasi certo che Mysterio lo
monitori. L’attesa di scoprire che cosa nasconda quella chiavetta lo sta
uccidendo; normalmente non si sarebbe intrufolato in facoltà nel cuore della
notte per fare una cosa del genere, specialmente senza neanche assicurarsi di
non scatenare un virus sul sistema informatico, ma ora non gli importa più
niente: deve sapere la verità.
La chiavetta
contiene numerosi documenti di testo, ma soprattutto dei video. E non appena
apre uno di questi, Peter riconosce immediatamente la persona inquadrata dalla
webcam: Quentin Beck.
Indossa il
costume da Mysterio ma senza elmo e senza mantello, e dietro di lui c’è la
macchina per la realtà virtuale ancora in allestimento.
“Ci
siamo? Okay. Mi chiamo Quentin Beck e sono il più grande artista di tutti i
tempi, anche se finora nessuno lo ha riconosciuto. Questo cambierà non appena
il mio capolavoro sarà completato: una macchina capace di creare illusioni così
realistiche da rendere obsoleto il cinema. Per questo ho deciso di documentare
la mia creazione: un giorno questo filmato farà parte del curriculum
obbligatorio di qualsiasi accademia artistica. Oggi il mio nome è associato a
gente come Octavius e Dillon, ma questa macchina mi porterà nell’Olimpo dei Daguerre e dei Lumière! E allora... uhm, forse dovevo dirlo
prima? Ah, che importa, lo sistemerò durante il montaggio”.
Il filmato si
interrompe, lasciando Peter perplesso. Possibile che Beck fosse così stupido da
documentare i propri stessi crimini? Passa alla registrazione successiva,
girata nel sotterraneo ed indossando un costume visibilmente danneggiato.
“Quel
maledetto Uomo Ragno! Ero a tanto così dal rendere l’illusione permanente! Non
solo ha rovinato i miei piani, ma non si è nemmeno accorto di aver distrutto
quasi tutte le mie registrazioni ed i miei appunti... il mio capolavoro è
distrutto! Distrutto! Ma non dovrò ricominciare da capo: quell’idiota non si è
nemmeno reso conto dei comandi post-ipnotici trasmessi dalla macchina. Presto
sarà sotto il mio totale controllo!” Fine della
registrazione.
-Avevo ragione
quindi? Mi ha riportato nell’illusione? – si domanda Peter prima di far partire
il filmato successivo, ed il suo cuore sobbalza: seduto di fianco ad un
Mysterio in costume c’è un Flash Thompson dallo sguardo vacuo, come se lo
avessero drogato.
“Di'
ciao alle telecamere, Flash!” ordina Mysterio.
“Ciao
alle telecamere” ripete meccanicamente Flash.
“Lo
sai che sei speciale, Flash? Il comando post-ipnotico non ha funzionato né
sull’Uomo Ragno né su nessuno degli altri ostaggi, ma su di te sì. Lo sai
perché, Flash? Perché sei un perdente e un debole: il tuo alcolismo ti ha reso
più suscettibile di tutti gli altri ai comandi ipnotici. Di' che sei un
perdente e un debole, Flash”
“Sono
un perdente e un debole”
“Ed
io chi sono, Flash? Ti ricordi chi ho detto di essere?”
“Sei
l’unico che può dare un senso alla mia vita”
“Esatto.
E cos’altro ti ho detto su di me, Flash?”
“Che
hai il cancro”
“Che
ho un fottuto cancro, sì! Non solo l’Uomo Ragno ha rovinato il mio capolavoro,
ma non mi resta abbastanza tempo per ricostruire la macchina per la realtà
virtuale! Ti sembra giusto, Flash? Dimmi di no”
“No,
non mi sembra giusto”
“Certo
che non è giusto! Mi rifiuto di andarmene prima di aver portato a termine
un’ultima grandiosa illusione. E non sarà nemmeno per l’Uomo Ragno: dopo aver
rovinato il mio sogno, non si merita di partecipare al mio ultimo capolavoro.[xi] Ma non posso lasciarlo senza un regalo.
Vuoi essere il mio ultimo regalo per il mio vecchio fan, Flash?”
“Hai
detto che devo volere tutto quello che mi dici di volere”
“Sei
un ottimo assistente, Flash! Ora diamoci da fare, okay?”
Anche questo
video si interrompe, e l’Uomo Ragno combatte l’istinto di lanciare il computer
fuori dalla finestra. Sa che Flash ha avuto problemi con l’alcool in quel
periodo e che Mysterio era più instabile del solito per colpa del tumore al
cervello... non solo tutto sta iniziando a sembrare più terribilmente
verosimile, ma vedere Flash in quello stato è un colpo allo stomaco.
Ma non tanto
quanto il successivo: è sempre lo stesso rifugio, ma il protagonista del
filmato adesso è Flash Thompson... che indossa il costume di Mysterio. Ha la
barba ispida e l’aspetto di qualcuno che non dorme da giorni
“Mysterio
è morto. Il gas che mi ha lasciato finirà tra qualche settimana e non sono
abbastanza intelligente per replicarlo. Mysterio mi ha detto di respirarlo ogni
giorno, e io l’ho fatto. Sono un perdente e un debole e Mysterio era l’unico
che potesse dare un senso alla mia vita. Ho bisogno di quel gas. Non credo di
poter vivere senza. Quando lo respiro... credo di poter fare qualunque cosa.
Compreso ricreare la formula del gas. Compreso capire gli appunti su come
ricostruire la macchina per la realtà virtuale. Se non ci riesco... se lascio
perdere tutto questo e torno ad essere Flash Thompson... la mia vita tornerà a
non avere alcun senso. Solo Mysterio poteva dare un senso alla mia vita, e se
Mysterio è morto...” Flash si ferma, indossando quel casco
che l’Uomo Ragno non ha mai considerato terrificante fino ad oggi.
“Allora
sarò io Mysterio”
Era l’ultimo
file video presente nella chiavetta. L’Uomo Ragno resta immobile a fissare lo
schermo per quella che gli sembra essere un’eternità.
-Mio Dio, Flash
– commenta, inorridito da quello che Mysterio ha fatto al suo amico. Lo ha reso
una pedina e lo ha spinto a perdere completamente la ragione, rifugiandosi
all’interno di un’illusione perversa... se è tutto vero. Ma se fosse vero?
Non combacia
appieno con la versione che gli ha dato Mysterio: Flash parlava del proprio
predecessore come di un salvatore, e di essere gradualmente caduto nelle sue
grinfie di propria volontà... non di essere stato vittima di un lavaggio del
cervello. Ma proprio questo rende la cosa più plausibile: Beck non avrebbe mai
incorporato nella propria illusione una versione così patetica di se stesso,
no?
Ma se il nuovo
Mysterio ha detto la verità riguardo l’essere Flash, forse ha detto la verità
anche sull’aver usato dei simulacri di Mary Jane e May. Oppure tutto quanto è
un’illusione: dopotutto Flash ha parlato di ricostruire la macchina per la
realtà virtuale.
Non ha molti
modi per verificare le sue ipotesi. Da bravo scienziato, Peter Parker vuole
azzardare un ultimo tentativo, un ultimo esperimento, per testare i limiti
dell'illusione.
Deve fare una mossa che il suo avversario, se non è un telepate, non dovrebbe
aspettarsi.
Osborn Chemicals
-Signor Parker, temo che per motivi di sicurezza io non possa assolutamente
farla ricevere dal signor Osborn. Devo chiederle di lasciare l'edificio. - gli
dice l'ennesima segretaria.
Stavolta Peter Parker se l'aspettava. Strada facendo, ha controllato su Google
e anche in questa realtà Norman è stato inizialmente smascherato come
l'assassino di Mary Jane e May - tra gli altri -, salvo poi farla franca per un
difetto procedurale. L'astio tra le loro famiglie rimane di dominio pubblico.
Non poteva certo presentarsi nella tana del lupo come Uomo Ragno, d'altronde,
sarebbe stato ancora peggio. Non per questo ha intenzione di mollare l'osso
della sua ultima chance.
-Capisco benissimo, signorina - le replica, con una flemma inquietante, alla
luce di ciò che ribolle nel suo petto. Si sta
auto-convincendo di interagire con delle sequenze di codici binari senzienti,
il che da un lato potrebbe spingerlo a essere più spregiudicato, dall'altro gli
fa rendere conto che non avrebbe senso e che è più semplice seguire gli
algoritmi.
-So meglio di lei i trascorsi giudiziari tra me e il signor Osborn e ciò di cui
l'ho accusato. Proprio per questo gli riferisca questo messaggio: ho bisogno
del suo aiuto.
Osborn Chemicals
Dopo essere stato abbondantemente perquisito,
l'ospite indesiderato è stato scortato nel minuscolo ufficio del Supervisore
Scientifico. Ben lontano dai fasti dell'ufficio del Presidente della Oscorp.
-Accomodati- lo accoglie Norman Osborn, e la sua nemesi si siede di fronte alla
sua scrivania. In teoria, se Mysterio non ha pasticciato con questo dettaglio,
questo Goblin non ricorda più la sua identità segreta. Non è sicuro che questa
versione ne sarà ancora all'oscuro, alla fine della conversazione.
-Dire che sono sorpreso è un eufemismo, Peter.
-Sono sorpreso anch'io di essere qui, e vorrei essere altrove, credimi.
-Quindi, che cosa ti porta qui? Non avrai notizie di Normie..? - prende ad
agitarsi per l'unica persona al mondo a cui tenga davvero.
-No, no, macché. Ascolta, non so nemmeno se sei reale, se sei un simulacro, un
costrutto della mia mente... e una parte di me se lo augura... ma nel caso tu
sia il vero Norman Osborn, sono convinto che, per uno scherzo del destino, tu
sia la persona più adatta per salvarmi.
-Salvarti? Io? A te? Cosa diavolo succede?
-Mysterio sta giocando con la mia testa.
-Perché dovrei salvarti proprio io?
-Perché non so a che punto siamo nei nostri rapporti, ma l'ultima volta in cui
abbiamo parlato è stato davanti alla tomba di Harry, quando mi hai proposto di
nominarmi tuo erede. Ti risulta?[xii]
-.... sì. E hai rifiutato, così come ogni altro contatto.
-Bene. E puoi dire quello che vuoi, ma io so che sei Goblin e che cosa hai
fatto alla mia famiglia. Mysterio potrebbe star commettendo qualcosa di ancora
peggio. Mi appello alla parte di te che aveva mostrato affetto o rimorso, o mi
appello alla tua personalità malvagia il cui orgoglio può essere ferito
all'idea di essere scalzato da un altro avversario dell'Uomo Ragno.
Per trenta secondi i due scienziati si fissano negli occhi, come se giocassero
a chi è capace di reggere di più lo sguardo senza scoppiare a ridere. Solo che
a nessuno dei due viene minimamente da ridere.
-Ti ascolto.
-Non fermarmi prima che finisca. In soldoni, fino a ieri sera ero a casa con
mia moglie e mia figlia. Non fare quella faccia. Tu le avevi rapite e mi avevi
fatto credere che fossero morte, per contorti motivi... legati all'Uomo Ragno -
cerca di fare un resoconto vicino alla narrazione ufficiale - e così era stato
fino a ieri. Stamattina mi sono svegliato e loro erano sparite. Tutti mi dicono
che sono morte quando tu me l'hai fatto credere, che non le avevi rapite.
Mysterio mi è apparso e sostiene che è stato lui a farmi credere a questa
storia, a suo dire, inverosimile, mentre in realtà sono morte davvero.
Norman Osborn attende qualche secondo, in attesa che la storia prosegue.
-Questo è quanto?
-Se non ti è chiaro, posso spiegarti altri passaggi.
-Per ora no.
Teatralmente, l'uomo dai peculiari capelli ricci si alza e, mani dietro la
schiena, prende a parlare guardando fuori dalla finestra.
-E'... tra le storie più affascinanti che abbia mai sentito. Un piano che
sarebbe stato degno del vecchio Goblin... Sì, io ricordo di aver fatto morire
le femmine della tua famiglia. E non ricordo che siano tornate in vita,
purtroppo. Ma... se fosse un bluff... avrei sollievo nel sapere che sono ancora
vive. E sarei a dir poco oltraggiato che qualcuno stia giocando anche con la
mia, di mente.
-Quindi prendi anche tu in considerazione l'ipotesi che sia tutta una
montatura?
-Parliamo di Mysterio? Si tratta solo di capire dietro a quale livello della
storia c'è il fondo di verità.
-Mi aiuterai, quindi?
Peter Parker non riesce a credere di star pronunciando quelle parole, sia che
si tratti del vero Goblin - con cui ha da poco stretto un patto di
non-belligeranza nei panni dei loro alter ego - sia che si tratti di un avatar
che ne simula sembianze e carattere.
-Assolutamente sì.
CONTINUA!
Note
Benvenuti a un episodio
storico della nostra fan fiction. L'Uomo
Ragno #01 di Mickey risale al gennaio 2001, ben sedici anni fa - una vita
fa. Altre serie come Quasar o I Vendicatori hanno raggiunto prima
questo incredibile traguardo, altre come Devil
stanno per farlo.
Per festeggiare adeguatamente, c'era bisogno di un grosso colpo di scena. Uno
dei maggiori rimorsi della prima, immatura gestione di Mickey è stato l'eccesso
in-credibile di morti e resurrezioni, ben citate nel corso di questa storia;
qui si tenta di rimediare.
E' davvero tornato in vita Flash Thompson? E se fossero davvero morte le
femmine di casa Parker? Tutte le risposte nel prossimo epico episodio.
[i] Nei lontani numeri #6/8
di La Tela del Ragno di Xel aka Joji.
[ii]
In L'UOMO RAGNO 286-287 (Marvel Italia).
[iii]
Più o meno dal numero 150 al 170 di L'UOMO RAGNO (Marvel Italia).
[iv] Eoni fa, su Amazing Spider-Man #5 (in Italia, su Uomo Ragno Corno #5 o Uomo Ragno Classic #2)
[v]
Vedi L'UOMO RAGNO 199 e correlati.
[vi]
Sulle pagine del nostro Ragno Rosso.
[vii]
Una rivelazione riguardo eventi in Webspinners
#15.
[viii] «Ho letto Occhio di Falco #21-22 di Carmelo Mobilia!»
[ix] Probabilmente il fatto di aver dichiarato guarito e fatto rimettere in libertà Charlie Colon può star creando qualche problema, alla luce delle sequele e del suo scontro con Hulk dal #35 in poi della sua serie personale.
[x] Andate a leggere l'epico crossover tra le testate dei mutanti e dei Vendicatori.
[xi] Ci riferiamo ovviamente a Il Diavolo Custode, la saga di Devil in cui il piano di Quentin Beck porterà alla morte di Karen Page. Beck è morto su Daredevil vol.2 #7 di Maggio 1999 (Devil & Hulk #68), mentre Amazing Spider-Man vol. 2 #8 (L'UOMO RAGNO 287 Marvel Italia) è di Agosto 1999. Dato che ci sembra forzato che il nuovo Mysterio sia stato così veloce da sostituire Beck quasi in contemporanea con la sua morte, abbiamo scegliamo di ambientare Il Diavolo Custode dopo Il Mondo Perfetto, a dispetto delle ambigue date di pubblicazione.
[xii] Vedi la Ultimate Edition #06.